Strategie   Vincenti

Come vincere la procrastinazione da perfezione (imparando dai bambini)

In questo articolo imparerai a vincere la procrastinazione (cioè la famosa “rimandite“) da perfezione.

2 dei principali motivi per cui procrastiniamo sono:

  1. analysis paralysis, cioè ci paralizziamo e non passiamo all’azione perchè abbiamo troppe opzioni tra cui scegliere e rimaniamo paralizzati nell’analizzarle, senza mai sceglierne una.
  2. vogliamo essere troppo perfezionisti, in pratica ci raccontiamo che noi quella cosa la vogliamo meglio e quindi convinciamo noi stessi che “ci manca ancora XXX” oppure “adesso non è il momento adatto” o anche “voglio che sia tutto a posto“, ma in pratica sono soltanto diversi modi per “raccontarcelo” perchè siamo spaventati dalla paura (di sbagliare, del giudizio, del successo…)

La più mediocre delle idee messa in atto ha più valore di un’intuizione geniale trasformata in AZIONE !
Cosa devi fare per realizzare i tuoi DESIDERI ? – Roberto Re

Uno dei più grandi insegnamenti che ho ricevuto dai bambini è: NON E’ NECESSARIO CHE DEBBA ESSERE PERFETTO !

E questo l’ho imparato stando con ed osservando i bambini, per esempio:

Disegnare

I bambini iniziano a disegnare e via: non importa con quale colore (un cavallo può benissimo essere blu) e si può benissimo finire fuori dai bordi.

Recitare

I bambini adorano i giochi di ruolo, potersi immedesimare in ruoli che non interpretano nella quotidianità e in tutto questo quando sono attori e non avere i costumi (o avere accennato appena un cappello o un costume) non gli impedisce di immedesimarsi totalmente e se anche dimenticano una battuta, vanno avanti improvvisando o dicendo “Non mi ricordo più 🙂 ”

Imparare una lingua

Anch’io sono caduto vittima del meccanismo della procrastinazione, per esempio ho rinviato a lungo di insegnare a mia figlia la mia madrelingua, perchè io stesso non so la grammatica (so semplicemente parlare “ad orecchio”, esattamente come un bambino italiano parla italiano senza sapere alcunchè della grammatica italiana) e credevo di non essere all’altezza di insegnare il tedesco a mia figlia e perciò avevo paura di non insegnargli il tedesco corretto, ma soltanto con il tempo ho capito che il punto non è saper parlare un tedesco perfetto, ma saper comunicare e che c’è sempre spazio per migliorare in un secondo momento (può insegnarglielo qualcun altro, pò andare in Germania, etc)

Inoltre le idee migliori non vengono quando pensi una cosa PRIMA di averla provata, ma vengono DOPO che l’hai provata e hai raccolto le prime impressioni dirette (cioè fatte da te e non riportate da qualcun altro…) su ciò che funziona e non funziona PER TE !

Perciò semplicemente: INIZIA !

Cosa stai rimandando da lungo tempo ?

Quale prima, piccola azione puoi fare SUBITO per portarti verso la realizzazione di essa ?

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A proposito di passare all’azione, ho deciso di aggiornare completamente Svegliarsi presto, e non ho ancora deciso in quale forma lo ripubblicherò, perciò ho deciso di toglierlo dal mercato (i vecchi clienti sono tuttora in grado di accedere al corso tramite il solito link).

7 Commenti

  1. La paura del fallimento, specialmente nelle cose che non offrono una seconda chance, può paralizzare..ma allo stesso tempo credo che prepararsi bene prima di iniziare a fare una cosa non sia poi un concetto così sbagliato specialmente in determinati casi…ovvio che cmq sia ci vuole il giusto equilibrio

    • Ciao Andrea

      La paura del fallimento, specialmente nelle cose che non offrono una seconda chance, può paralizzare

      ma non esiste veramente una seconda chance o è una scusa che ci raccontiamo per evitare una brutta figura e la fatica di risalire dopo essere caduti ?

      Un’altro bel reframe del fallimento è pensare: “Almeno servirà per raccontare una bella storia !”

      • si alexander..per la gran parte delle volte è così…ma talvolta non esiste davvero una seconda possibilità

  2. Ti segnalo due errori tipografici:
    – cioè la famosa “rimandite“ (le famose “rimandite”)
    – anylisis paralisys (analysis paralysis)

    • Ciao Stefano,
      la seconda (anylisis) era palesemente sbagliata, l’ho corretta e ti ringrazio. Per la prima invece, non capisco dove sia l’errore (io lascerei “la famosa” al singolare).
      Comunque non vale la pena perderci altro tempo.

  3. Il titolo è “Come vincere la procrastinazione da perfezione”, ma poi non spieghi esattamente come fare. Dici solo di farlo: presumo che chi è preda di procrastinazione da imperfezione abbia un’ansia di livello tale che gli impedisce di agire.
    A me il punto sembra: come superare quest’ansia?
    Di solito il consiglio “fallo e basta” non funziona, dato che se uno potesse “farlo e basta”, lo avrebbe già fatto, e basta?

    • A me il punto sembra: come superare quest’ansia?

      Sta nell’accettazione che ciò che facciamo non è necessario che sia perfetto e nella consapevolezza che c’è sempre spazio di migliorare in un secondo momento.

      In aggiunta (cosa che non ho citato nel post) mi piace utilizzare il “reframe”: Se dovesse andare male, avrò una storia divertente da raccontare ! 😉

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