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10 Consigli per Genitori Efficaci

Questo post è la mia libera traduzione ed interpretazione di un recente articolo dal titolo “The Rules of Effortless Parenting” scritto da Leo Babauta su Zen Habits e a cui ho aggiunto i miei commenti personali. L’articolo di Leo mi è piaciuto tantissimo e mi ha dato alcuni spunti di riflessione.  Dovete sapere che Leo è padre di ben 6 figli ed è diventato famoso tramite il suo blog, i suoi ebooks e i suoi corsi. Questo articolo contiene un insieme di consigli per far crescere bambini autonomi e felici e di conseguenza rendere noi genitori molto più soddisfatti e rilassati.   L’unica vera regola è: amate i vostri bambini con tutto il cuore. Ma questa la sapevate già.

1) Insegna ai tuoi bambini ad essere autosufficienti.

Leo racconta come già all’età di 1 – 2 anni loro insegnano ad arrangiarsi. Poi pian pianino imparano a prepararsi da soli la colazione, lavarsi i denti, sparecchiare la tavola etc un passo alla volta. All’inizio, come genitore, è necessario avere un pò di pazienza ed investire un pò di energia, ma alla lunga l’investimento ripaga sia i genitori che i figli. Un pò per necessità e un pò per uno stile molto teutonico di mia madre a 8 anni ero già in grado di cucinarmi da solo la pastasciutta, stendere la biancheria e passare di aspirapolvere

2) Insegna ai figli maggiori di aiutare i fratelli più piccoli

Se hai più figli, questa è una regola d’oro: i figli più grandi possono aiutare quelli più piccoli in quasi tutte le faccende, questo rende i genitori più liberi e contemporaneamente aiuta ad insegnare ai bambini più grandi il concetto di responsabilità.

3) Insegnagli a risolvere problemi

In realtà questo è il vero obiettivo dell’unschooling (cioè dell’istruzione parentale ovvero la “scuola a casa”) ed è la filosofia che Leo e sua moglie perseguono nel fare la scuola a casa per i propri figli. I loro bambini non imparano fatti o particolari abilità, semplicemente imparano a risolvere problemi da soli. Se sono in grado di fare questo, allora sono in grado di imparare qualsiasi fatto e abilità, di cui hanno bisogno per risolvere i loro problemi. Vuoi sapere come scrivre un programma al computer ? Questo è soltanto un problema da risolvere. Vuoi cucinare thailandese o scrivere un blog, oppure iniziare un’attività in proprio o creare qualcosa di tuo ? Sono tutti problemi che puoi risolvere. Di questi dieci consigli di Leo questo è quello che mi ha colpito di più, Leo mi ha aperto gli occhi, in quanto per me “insegnare ai propri figli a risolvere problemi” (assieme a “dargli tutto l’Amore di cui hanno bisogno”) è l’essenza dell’essere genitori.

4) Fagli vedere come essere appassionato di qualcosa

La seconda cosa importante che viene insegnata ai bambini mediante l’istruzione parentale è come appassionarsi a qualcosa. Se sono in grado di farlo, quando cresceranno, faranno cose di cui sono appassionati. Ma come cavolo si insegna come essere appassionato ? Facile: dando l’esempio. Fai con loro cose in cui ci metti veramente passione e i tuoi figli modelleranno (cioè copieranno) il tuo atteggiamento. I bambini imparano una quantità incredibile di cose copiando ed imitando gli altri. La prossima volta che fai qualcosa con i tuoi figli sii al 100% presente con loro mentre lo fai e mettici il cuore in quello che fai, per esempio comprati un monopattino da adulti e gira in monopattino con loro 😉

5) Gioca con loro all’aperto e sii attivo

Uno dei migliori modi per dimostrare ai tuoi figli che li ami è dedicargli del tempo. Giocarci assieme è uno dei migliori modi da passare del tempo con loro. Giocando all’aperto hai l’opportunità di fare vedere ai tuoi figli come essere attivi e come divertirsi nell’essere in movimento. Io mi tengo in forma per conto mio, ma mi preoccupo di tenere al corrente i miei figli COSA faccio, PERCHE’ lo faccio e di quanto sia DIVERTENTE farlo. In questo modo, ancora una volta, hanno un esempio di persona sana e in forma che possono modellare, questo gli tornerà utile per il resto della loro vita. La prossima volta che vai al parco usa la tua fantasia: una ringhiera può essere utilizzata per passarci sotto oppure per salirci sopra e fare esercizio di equilibrio. Un albero dai rami bassi può essere utilizzato per arrampicarcisi sopra. Degli ostacoli bassi possono essere utilizzati per saltarci sù e giù.

6) Non sovraccaricarli di impegni

Molti genitori pianificano troppi corsi, sports, feste e attività ai propri bambini. Leo e sua moglie danno un sacco di tempo senza alcuna attività pianificata: devono imparare da soli come passare il tempo, questa è un’abilità importante da imparare. Lasciare un sacco di tempo privo di impegni porta con sè anche il vantaggio che hanno una vita meno stressata della nostra e che imparano un ritmo più rilassato. Sono pienamente d’accordo con Leo su questo punto: lasciarli soli stimola sia la loro autonomia, che la loro fiducia in sè stessi.

7) Lasciali fare e dagli fiducia

Ci sono genitori  che sono preoccupati per ogni piccola cosa che il proprio figlio possa toccare o qualsiasi cosa li possa fare cadere o ferire. Fai un passo indietro e dai un pò di spazio ai tuoi figli. Essi hanno sì bisogno della tua attenzione, ma anche pò di tempo da soli per esplorare, cadere e rialzarsi, sbucciarsi un ginocchio, di capire da soli come funzionano le cose. Ogni tanto fai qualcosa per conto tuo e lascia i tuoi figli da soli, questo scatena inconsciamente nel bambino un pensiero del tipo “Ma come ? Mamma e Papà mi lasciano fare da solo senza dirmi niente ? Si fidano di me !” Ovviamente, affinchè funzioni, devi riuscire ad eliminare (o almeno a trattenere) la tua apprensione 😉 Al concetto della fiducia aggiungo anche il mio punto di vista sull’atteggiamento di alcuni genitori di tenere “sotto una campana di vetro” i propri figli. Io lo considero un atteggiamento totalmente controproducente: non è nascondendogli o evitandogli i pericoli e le delusioni della vita, che un bambino cresce; tanto prima o poi vi si scontrerà comunque, perciò ritengo più costruttivo segnalare i pericoli ed istruire sulle possibili conseguenze e infine bisogna lasciare sperimentare il bambino. Solo così prenderà coscienza del pericolo e fare le sue esperienze senza danni gravi. Faccio un esempio: a mia figlia non vieto di andare in cucina perchè ci sono i fornelli accesi, ma, prima di avvicinarsi, le dico: “Attenzione perchè qui, qui e qui è mooolto caldo: se ci metti il ditino ti scotti e ti fai molto male”, poi le avvicino la manina fino ad una certa distanza e le faccio sentire il tepore. Le chiedo se ha capito e poi la lascio fare da sola e sto a guardare, ma a quel punto lei fa da sola.

8 ) Balla

La vita senza ballo è insignificante e non vale la pena essere vissuta. Alza il volume della musica e scatenati ! …e fregatene se non sai come si balla, l’importante è muoversi e divertirsi, ricordi il discorso della passione fatta qualche riga più sù ?

9) Leggi con loro e di fronte a loro

I bambini adorano i libri, specialmente se glieli leggi. Se a tua volta leggi libri (e loro ti vedono) questo gli insegnerà ad amare i libri a loro volta (ricordi il discorso del modellamento ? Dai sempre l’esempio). La passione per la lettura è una dei migliori amori che puoi instillare nei tuoi figli.

10) Fai domande

Fanne tantissime, chiedigli di tutto ed incoraggiali a fare altrettanto. Le domande stimolano il cervello ed orientano i pensieri. Prova a fargli domande per incuriosirli, per farli scoprire punti di vista nuovi, sorprendili, stimolerai incredibilmente la loro capacità di visione ed interpretazione del mondo. Inoltre fare a loro domande, gli fa capire che tu ci tieni (ovviamente ci devi mettere interesse nell’ascoltare le loro risposte). I bambini stessi sono inquisitori per natura, a loro volta fanno milioni di domande, perchè ogni cosa è nuova per loro. Impara a vedere il mondo attraverso i loro occhi, rimarrai affascinato ! Perchè mai il cielo è blu ? Perchè le foglie cambiano colore ? Come fa un uccello a volare ? Queste sono domande brillanti, non dare semplicemente una risposta rapida, ma esplora la risposta con i bambini, fagli vedere come trovare la risposta e sperimenta con loro come funzionano le cose. Per diverse cose ho usato Google e Youtube, come per esempio per imparare come si riproducono i pesci scalari, poi è divertente sperimentare assieme, come per esempio piantare una pianta, costruire una girandola, costruirsi degli strumenti musicali etc.

Quale consiglio ti è piaciuto di più ?

E quale consiglio aggiungeresti alla lista ?

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13 Commenti

  1. Ciao caro Kumpel,

    un altro ottimo post, complimenti!!

    Il punto che mi è piaciuto di più è sicuramente il 10°. Proprio in questi giorni lo stiamo approfondendo sempre di più con bellissimi risultati.

    Grazie ancora per i tuoi preziosi suggerimenti e in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti. È bello vederti crescere!

    Un abbraccio

    Francesco

    • Gruess dich lieber Franz !

      Il potere delle domande è eccezionale, vero ?
      E poi farsi coinvoilgere nel mondo dei bambini è fantastico !

      Un abbraccio a te e ai tuoi bambini
      Alexander

  2. Ciao Alex,sono qui a testimoniare che l’esempio che i genitori danno è molto importante. Io leggo appena posso,le mie figlie leggono molto,studiano con passione,non le ho mai obbligate a farlo. Allo stesso tempo devo dire che non amo fare i lavori di casa,la sento come una attività noiosa ,purtroppo necessaria. Le mie figlie non puliscono,quando lo fanno è perchè glielo impongo. Ripeto,è chiaro che l’esempio che diamo con il nostro modo di vivere è determinante.
    Buona serata.
    Monica

    • è chiaro che l’esempio che diamo con il nostro modo di vivere è determinante

      Verissimo Monica !
      Lavorando su noi stessi, miglioriamo non solo noi stessi, ma anche coloro che stanno attorno a noi (figli, compagni, genitori, colleghi, amici etc), perchè la vita è un continuo scambio di dare e ricevere, di azione e reazione.

      Scoperta questa cosa, possiamo sfruttarla a nostro favore in questo modo: “se non ho tanta voglia di fare questa cosa, almeno la faccio per il bene dei miei figli (o compagno/genitori/etc)”.

      Questo se lo vogliamo “vedere” o interpretare in un modo logico, se invece vogliamo interpretare questa realtà in un modo più filosofico-metafisico, possiamo chiamare in causa è il principio della “realtà soggettiva” cioè di quel modo di interpretare la realtà, secondo la quale il “là fuori” non esiste, tutti le persone con cui interagiamo sono soltanto dei “personaggi” costruiti dalla nostra mente nella nostra realtà virtuale, l’unica entità che esiste è la nostra mente. Quindi se il “narratore” (cioè la nostra mente) cambia atteggiamento e si migliora (oppure peggiora), di conseguenza cambiano atteggiamento nello stesso modo i personaggi, che il narratore proietta nella propria realtà virtuale.

      Un altro modo di interpretare questo fenomeno è la Legge dell’Atrazione, secondo la quale noi attraiamo ciò che noi siamo, quindi se noi vogliamo attrarre un certo tipo di persone, dobbiamo essere (qualcuno piace dire “vibrare ad una certa frequenza”) una persona di tale tipo.

      Sono tutti modi diversi di interpretare la realtà, è come se scegliessi diversi occhiali con cui guardare un panorama, un paio con lenti di color giallo, un’altro con lenti color rosa e un altro con lenti di color azzurro. La realtà non sono gli occhiali (la realtà è il panorama), ma cambiando gli occhiali, cambi modo di interpretare il panorama.

      La cosa bella è che noi non siamo obbligati di portare sempre gli stessi occhiali: in alcuni casi mettiamo quelli da sole e in altri mettiamo quelli da vista, secondo la nostra necessità. Allo stesso modo, possiamo scegliere come voler interpretare la nostra realtà.

  3. Ciao Aleksander! Leo Babauta su Zen Habits mi piace tanto e la tua interpretazione è fatta molto bene. Complimenti.
    Ho un figlio di 2 anni e capisco quanta forza e pazienza serve per essere un genitore efficacie. Trovo utili e necessari tutti i consigli . Spesso non è facile seguirli tutti ma come hai detto sopra ” “se non ho tanta voglia di fare questa cosa, almeno la faccio per il bene dei miei figli (o compagno/genitori/etc)”.

  4. Ciao Alexander, ottimo articolo i punti sono tutti importanti. Su tutti, secondo me, il punto 3 (problem solving), a cui aggiungerei un pensiero tratto da una filastrocca di Gianni Rodari “Bambini, imparate le cose difficili…” E’ un invito rivolto direttamente ai bambini, perché prendano in mano la loro vita e l’affrontino consapevolmente.
    Anche il punto 8 (Balla) è originale, ma importante. Aggiungerei anche un “Canta” o meglio ancora “Suona”. Ascoltare e studiare musica anche in età adulta migliora l’intelligenza e il carattere.
    Ciao grazie dello stimolo.

    • Aggiungerei anche un “Canta” o meglio ancora “Suona”. Ascoltare e studiare musica anche in età adulta migliora l’intelligenza e il carattere.

      Hai proprio ragione Carlo !

  5. bel post, bellissimi consigli, che sono orgogliosa di poter dire che ho sempre tentato spontaneamente di applicare, in particolare i primi tre (autosufficienza, maggiori che aiutano i minori e problem solving). a volte però mi sento una mosca bianca: le mie figlie, di 5 e 3 anni, stanno spesso già in casa da sole e, situazione permettendo (abitiamo in montagna, in una zona molto tranquilla), di tanto ion tanto vanno anche in giro per strada da sole, camminando per un’ora e più (ovviamente dotate di apposito telefonino per aggiornare sulle loro posizioni e chiamare in caso di emergenza). però sono l’unica a fare così, e presso gli altri genitori passo per un’incosciente…
    aggiungo solo un’informazione a puro titolo di curiosità: lo sapevate che la scuola parentale è perfettamente legale anche in italia? richiede solo una semplice comunicazione alla scuola elementare o media inferiore, e la successiva presentazione di un programma di riferimento. siamo talmente abituati a parlare di “scuola dell’obbligo” che probabilmente crediamo che significhi che è obbligatorio mandare i nostri figli a scuola…

    • Ciao Paola,

      a volte però mi sento una mosca bianca

      continua per la tua strada Paola, anche se le persone come te fossero poche aquile.
      Inoltre esprimi l’intenzione di trovarne altre.

      lo sapevate che la scuola parentale è perfettamente legale anche in italia? richiede solo una semplice comunicazione alla scuola elementare o media inferiore, e la successiva presentazione di un programma di riferimento.

      No, non lo sapevo.
      Grazie per l’informazione

  6. wow un amico mi ha “consigliato” di dare un’occhiata al sito STRATEGIEVINCENTI.NET e…………………….colpito nel segno. 10 regole fantastiche!!! Alcune le sto già utilizzando, altre le ho scoperte ora. Direi che sono sulla buona strada. Mi chiamo Massimiliano (Massi) ho 38 anni e insieme a mia moglie Dorota (Dorotka) abbiamo 2 bellissimi figli, Daniel di 1 anno e mezzo e Sebastian di 1 mese.
    Vi seguirò con molta attenzione. Grazie.

    • Ciao Massi,

      che dire ?

      Ringraziamo entrambi il tuo amico ! 😀

      Mi chiamo Massimiliano (Massi) ho 38 anni e insieme a mia moglie Dorota (Dorotka) abbiamo 2 bellissimi figli, Daniel di 1 anno e mezzo e Sebastian di 1 mese.

      Fantastico, per me, i bambini sono un’enorme fonte di crescita personale.

      A presto !

  7. E’ incredibilmente bello questo articolo, l’ho letto 10 volte e non smetto di leggerlo. Non ho figli, ma rispecchia quasi in pieno ciò che i miei genitori hano fattocon me, mi hanno insegnato a cavarmela e a risolvermi i problemi da solo. E poi dai, i bambini sono fantastici, dovrebbe essere nell’interesse di chiunque crescerli al meglio e dargli tutto il sostegno e l’amore possibili. Putroppo tante persone non lo capiscono, e quando sono i maestri o i genitori stessi, diventa un bel problema.

    • Ciao Emil,

      i bambini sono fantastici, dovrebbe essere nell’interesse di chiunque crescerli al meglio e dargli tutto il sostegno e l’amore possibili. Putroppo tante persone non lo capiscono, e quando sono i maestri o i genitori stessi, diventa un bel problema.

      a parte una minoranza di casi in cui i genitori non voglio di proposito (per patologie psicologiche), i genitori non è che non vogliono dare il meglio ai loro genitori, ma spesso sono limitati dalle loro stesse paure e dalle loro convinzioni limitanti.
      Per esempio: come fa un genitore che non ha fiducia nel prossimo, infondere fiducia nel proprio bambino in modo tale che sviluppi la propria autostima ?

      Per questo sostengo che ognuno dovrebbe cercare di tirare fuori il meglio di sè uscendo dalla propria area di comfort, facendolo almeno per i propri figli (se non basta pensare di farlo per il proprio bene)

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