Strategie   Vincenti

Come aumentare la propria motivazione con la “Tecnica dello Sputtanamento”

Vuoi ottenere una dose extra di motivazione allo studio, al lavoro o per raggiungere uno dei tuoi obiettivi personali ?
Sali a bordo e seguimi.

Derek Sivers in un intervento a TED ha sostenuto che dichiarare pubblicamente un proprio obiettivo sia una strategia che riduce le probabilità di raggiungere il proprio obiettivo, come dimostrato da diversi studi psicologici (come per esempio quello di Herbert Wray). La spiegazione di questo fenomeno sta nel fatto che parlando del nostro obiettivo creiamo immagini del nostro sè nel cervello che ci rappresentano già nella situazione desiderata e ciò ci fa provare la sensazione di aver già raggiunto il nostro obiettivo e riduce le probabilità che passiamo effettivamente all’azione. In pratica stiamo screditando le fondamenta della Legge dell’Attrazione 😀

Comunque dalla mia personale osservazione delle persone che usano esclusivamente la Legge dell’Attrazione come unico strumento per raggiungere i propri obiettivi, devo dire che trovo confermata la tesi di Wray e Sivers.

E allora come possiamo fare ?

Il trucco c’è e sta nel non creare gratificazione anticipata nel nostro cervello, anzi nel metterlo sotto pressione con dei vincoli stretti, che in un qualche modo possano creare “dolore”. Vediamo degli esempi pratici.

La Tecnica dello Sputtanamento

La Tecnica dello Sputtanamento consiste nel dichiarare pubblicamente il proprio obiettivo e, se la tua paura del giudizio o dello sputtanamento pubblico (nel caso tu non raggiunga il tuo obiettivo) è bassa, puoi rincarare la dose affermando che, se non raggiungi il tuo obiettivo, darai dei soldi al tuo peggior nemico o al primo che ti ricorda che non hai raggiunto il tuo obiettivo (questo sono sicuro che ti darà una buona dose di motivazione extra, perchè quando si tocca il nostro portafoglio diventiamo subito più motivati 😉  )

Esistono anche siti online, come per esempio STICKK, che permettono di automatizzare questo processo:

  1. tu decidi l’obiettivo che vuoi raggiungere (il cosa, il come ed entro quando)
  2. nomini un giudice imparziale (una persona terza a tua scelta, ma è anche possibile saltare questo passaggio, nel qual caso si fa affidamento alla tua onestà, visto che vigerà “l’autocertificazione“)
  3. definire la somma che pagherai, se non raggiungerai il tuo obiettivo
  4. decidere se destinare il tuo denaro ad un amico, ad un’organizzazione caritatevole o (per aumentare ulteriormente la motivazione) ad un’organizzazione che potrebbe essere contro i tuoi principi (come per esempio un fondo che supporta un particolare politico)

Un esempio pratico dalla mia esperienza personale

A maggio il mio amico Andrea Giuliodori, autore del blog EfficaceMente, ha scritto un bellissimo articolo su come creare un reddito passivo grazie alle proprie passioni in cui ha condiviso pubblicamente il suo obiettivo di redarre un nuovo infoprodotto entro una determinata data. Il suo articolo mi ha motivato molto a finire e pubblicare finalmente un prodotto che avevo in cantiere da quasi 3 anni. Ho deciso di darmi una scadenza strettissima, onde obbligarmi a focalizzarmi esclusivamente sui contenuti e lasciar perdere tutti i fronzoli (per quelli c’è sempre tempo dopo eventualmente…). Entro il 15 giugno 2012 volevo rendere accessibile al pubblico il mio corso online su come instaurare abitudini potenzianti (tra l’altro i concetti contenuti nel guest post che settimana scorsa ho pubblicato sul blog di Andrea, e che hanno suscitato un grande interesse, derivano proprio da questo corso). E’ stata dura finire il video, tutti gli articoli di approfondimento, programmare l’Area Riservata per i clienti, scrivere la pagina di vendita, programmare il carrello virtuale etc, ma c’è l’ho fatta addirittura con un giorno di anticipo e la soddisfazione è stata tanta 🙂

Come vedi non è necessario fare per forza leva sui soldi, io ho fatto leva sul fatto che scrivere un tale obiettivo su un blog molto frequentato (come quello di Andrea), vuol dire esporsi molto e rischiare di incrinare la mia reputazione.

Strategie Vincenti è un blog per persone che vogliono ottenere risultati, motivo per cui io per primo condivido un mio obiettivo:

Entro il 31 dicembre 2012 voglio pubblicare 3 guest posts su altri blog o siti. Qualora non raggiungessi questo obiettivo darò in beneficenza $100 a KIVA

Ora passo la palla A TE, non limitarti a leggere, ma esci dalla tua zona di comfort e condividi pubblicamente quale obiettivo ti impegni di raggiungere ed entro quando.

Condividilo nei commenti.
(guarda che saremo in tanti alla scadenza a venirti a chiedere se l’hai raggiunto 😉  )

28 Commenti

  1. Ciao! probabilmente non ho colto il significato o forse ho letto senza capire ma sto cominciando a fare un po di confusione!
    “parlando del nostro obiettivo creiamo immagini del nostro sè nel cervello che ci rappresentano già nella situazione desiderata e ciò ci fa provare la sensazione di aver già raggiunto il nostro obiettivo e riduce le probabilità che passiamo effettivamente all’azione”.
    Leggendo The Secret credevo di aver capito un po diversamente da questo concetto: cioè che devi entrare totalmente in sintonia con la possibile sensazione che ti darebbe l’aver raggiunto il tuo obiettivo, fino a comportarti come se fosse già accaduto…..
    Come devo interpretare il tutto?!
    Grazie!! buona giornata!

    • Ciao Isabel,

      hai capito benissimo: THE SECRET dice di immaginare come se avessi già raggiunto il tuo obiettivo. Gli esperimenti di Wray hanno dato come esito che il campione di persone che ha seguito questo consiglio è percentualmente passato MENO all’azione rispetto a quelli che non hanno pregustato mentalmente il raggiungimento dell’obiettivo. Dalla mia personalissima osservazione (ma non tengo statistiche) noto che la maggior parte delle persone che legge THE SECRET si illude di raggiungere i propri obiettivi e NON passa all’azione (l’ho ripetuto fino alla nausea nei miei posts relativi alla Legge dell’Attrazione e nei commenti annessi, che il punto fondamentale è passare all’azione, tanto che ho smesso di rispondere ai commenti di tali posts). Perciò io condivido il pensiero di Sivers, ma invito ognuno di voi a farsi la propria idea provando dall’interno.

  2. Proprio ieri prima di leggere questo articolo ho pubblicato sulla mia bacheca facebook la volontà di smettere di fumare a partire da ieri! assurdo ma la paura di essere visto con la sigaretta in bocca ed essere sputtanato come un chiacchierone mi ha bloccato totalmente! Concordo pienamente con la tecnica!!!

    Saluti!!

    • Ciao Isabel, scusa la mia intromissione ma ciò che dice Alexander è per me un riscontro a quel che già pensavo! Anche io ho letto The secret ed anche io sono caduta nella “trappola” del chiedi e ti sarà dato e tu resta a comodamente sul divano…non è esattamente così il messaggio, poichè l’universo ha necessità di movimento e di azione. In seguito ho poi letto Zero Limits di Joe Vitale ed è lì che ho trovato la completezza. Oggi mi muovo ancora apiccoli passi poichè scivolo spesso e piacevolmente nella mia zona “scomfort”, ma ogni volta che compio piccoli passi mi ritornano grandi risultati….provaci!! Ti auguro pace

  3. Fatto!! il mio obiettivo è perdere 8 kg in 6 mesi, l’ho suddiviso in più step settimanali/mensili con un piano di riduzione programmato. La scadenza è il 6 marzo 2013, il peso target è di 85 kg (parto ahimè da 93 kg!!)
    questa mattina mi sono pesato ed ho detto finalmente che è il momento di pianificare un’azione e l’ho fatto! grazie per lo stimolo a “uscire” dalla mia zona di comfort! Una domanda, ci sono siti in italiano oltre a stickk con le medesime caratteristiche?
    A presto!

    Ciao 😉

    • Complimenti Alberto per essere uscito dalla tua comfort zone !

      Una domanda, ci sono siti in italiano oltre a stickk con le medesime caratteristiche?

      Io non ne conosco, ma basta veramente poco inglese per immettere la propria sfida (oppure la prossima sfida potrebbe essere quella di imparare l’inglese… 😉 )

  4. Ciao a tutti
    Per quanto mi riguarda io funziono meglio con “il vivere l’obiettivo già realizzato e provarne il conseguente piacere”. Questo mi spinge ad agire. Tutto ciò che mi provoca dolore lo rifiuto.
    Penso a questo punto che ognuno deve trovare la strada che lo motiva al fare, e questa tua proposta può essere valida per qualcuno. Quindi, visto che è importante fare e ottenere risultati, se questa strategia funziona per alcuni meglio dell’altra….ben venga!

    • Penso a questo punto che ognuno deve trovare la strada che lo motiva al fare

      Sono assolutamente d’accordo.
      E l’unico modo per trovare la strada che funziona per sè, è provare.

  5. Mi sono sempre organizzato la vita per obiettivi, ed ho sempre creduto in questo schema:
    1) Priorità delle scelte.
    2) Qualità delle scelte.
    3) Perseveranza nel raggiungimento delle scelte ma NON TESTARDAGGINE.
    4) Scadenza – L’obiettivo deve raggiungersi entro un “tot” tempo

    Le prime due voci sono ovvie. La 3ª e la 4ª un po’ meno. Ci sono cose che nella vita si sanno fare, che riescono bene subito ed altre no. Dipende dalla qualità dei talenti che possediamo ed anche dai demoni! Quello che sappiamo fare merita tutto il nostro impegno, sacrificio e costanza. Ma tutto ha un limite di tempo. Io metto un contatore. Per esempio: a me piace fare grafica, fotomontaggi, programmare, costruire apparecchiature elettriche, ma anche cucinare e fare dolci. Se non riesco in 3-4-5 tentativi lascio stare e passo ad altro! Non mi rovino la vita. Bisogna avere l’onestà intellettuale di ammettere cosa siamo capaci e ciò che ci è negato. D’accordo, non c’è niente di difficile e, spesso, molte cose sono spiegate male. Ma non so fare il giardiniere, il muratore, il pittore…

    • Ci sono cose che nella vita si sanno fare, che riescono bene subito ed altre no. Dipende dalla qualità dei talenti che possediamo ed anche dai demoni! Quello che sappiamo fare merita tutto il nostro impegno, sacrificio e costanza.

      Certo Nazario, ma ci sono anche cose che non abbiamo scelto, che non sono la nostra passione, ma che dobbiamo (oppure è giusto) fare lo stesso.

      Io uso la tecnica dello sputtanamento come “extra-kick” su obiettivi sui quali sono più restio, sui quali ho qualche resistenza, perchè c’è qualche paura che rema contro o semplicemente perchè non mi entusiasma l’obiettivo, ma lo devo raggiungere lo stesso.

      Sconsiglio comunque l’uso eccessivo di questa tecnica.

      L’importante è avere più strumenti nella propria cassetta degli attrezzi, in modo da poter usare sempre l’attrezzo adatto ad ogni singola situazione, oppure poter usare vari attrezzi, quando il precedente non ha funzionato.

  6. E’ proprio vero questo post… io ho usato questa tecnica (inconsciamente perchè al tempo non seguivo questo blog) un anno fa per riprendere a guidare! Avevo smesso da anni per una serie di motivi e quando ho ricominciato ho iniziato a parlarne con i miei colleghi di lavoro…
    il loro tifo e le loro punzecchiature continue (del tipo: quando ti vedremo alla guida???) mi hanno aiutato e ora guido anche in autostrada! Sicuramente darsi un risultato e metterlo in mostra aiuta nel darsi da fare!!!

  7. Io mi sono iscritta 2 anni fa a “43 things”. In questo sito le persone di tutto il mondo condividono i propri obiettivi: ognuno può raccontare come ha deciso, Cosa desidera, cosa intende fare per ottenerlo, a che punto è , ecc; e, quando finalmente realizza il progetto, è invitato a riferire agli altri come ha fatto, quanto ci è voluto, quali strumenti gli sono stati più utili, cosa consiglia a chi sta ancora tentando, ecc.
    Oltre a ciò, attraverso il sito io ho spedito delle e-mail alla “futura me stessa” programmandole con la cadenza scelta da me, per ricordarle i vari progetti in corso, e chiederle come sta andando. E’ bello, quando mi sento in difficoltà, collegarmi col pensiero con le 505 o 20000 o milioni di persone che hanno i miei stessi desideri, e stanno facendo gli stessi sforzi, e sentire che facciamo il tifo gli uni per gli altri.
    Siccome il sito è in inglese, faccio anche un po’ di esercizio.

  8. e quando si ha un lavoro che riesce bene anche se non ci piace/non ci si è mai davvero chiesti cosa ci piacerebbe fare? IO me lo sono chiesta ma non ho una risposta..quello che faccio è un lavoro che mi sono trovata a fare per questioni di famiglia. a detta degli altri mi riesce bene ma non mi sento pienamente soddisfatta. sono molto autocritica e spesso quando non riesco a fare una cosa mi dico “tanto non mi interessava” un po’ come fa la volpe con l’uva..(“tanto non era matura”!) . Questo me la ha fatto notare un persona a me cara. c’è una qualche tecnica che potrebbe essermi congeniale? grazie
    G.

    • Per farla molto breve: ogni cosa che facciamo, la facciamo o per provare una qualche forma di piacere, oppure per fuggire a una qualche forma di dolore. Tu quando te la racconti dicendoti “tanto non mi interessava” stai proprio tentando di sgonfiare quella forma di dolore che stai provando per non aver fatto bene il tuo lavoro. Trovarsi costantemente in una zona in cui si cerca di scappare da un dolore (atteggiamento comunemente chiamato anche “via da”) non è molto produttivo (ed è per questo che non consiglio di abusare della tecnica dello sputtanamento), nel lungo periodo è più produttivo l’atteggiamento (chiamato “verso”) della ricerca del piacere. Perciò Giulia, in quale modo potresti provare un piacere nel fare ciò che è di tua competenza ?
      Prova a trovare la componente di sfida (voglio dimostrare di saperlo fare), o quello di curiosità (cosa posso imparare da questa esperienza ?), oppure quella ludica (come posso rendere questa attività divertente ?)
      Stringi stringi, se vuoi un consiglio: affronta sempre le tue paure e segui ciò che ti porta verso il piacere. E’ una caccia al tesoro che non dura un giorno, ma piano piano un’intera vita. E ricordati di goderti questa caccia, perchè il bello non è trovare il tesoro, ma vedere dove ti portano gli indizi e trasformarti di volta in volta per poter trovare gli indizi successivi 😉

  9. Ciao non ho chiaro un passaggio cioè, che, come dici all’ inizio, dichiarare pubblicamente un proprio obiettivo sia una strategia che riduce le probabilità di raggiungere il proprio obiettivo mentre dopo consigli di utilizzare La Tecnica dello Sputtanamento (consiste nel dichiarare pubblicamente il proprio obiettivo). Non sono 2 comportamenti discordanti? grazie in anticipo

    • Ciao Marco,
      mi spiego meglio: dire semplicemente a voce alta “Voglio perdere 3 kg entro una certa data”, ha -secondo me- poco effetto (ed è ciò che sostiene Sivers). Invece avere qualcuno a cui hai fatto una specie di promessa (perchè hai fatto un patto, una sfida, una scommessa con un posta in gioco) aumenta di molto la tua motivazione, perchè non vuoi venire a meno di quella promessa.
      Sono riuscito a spiegare meglio il concetto ?

    • Grazie Alexander… sei stato chiarissimo!!

      Condivido la mia esperienza per farti capire ancora meglio: nel post qui sopra mi sono impegnato a pubblicare 3 guest posts entro la fine dell’anno. Sono indietro, ne ho pubblicato soltanto uno ed ora vorrei preparare un piccolo regalo per i miei lettori entro Natale. Temo di non riuscire a fare entrambe le cose. Non hai idea Marco, per il fatto di aver preso un impegno pubblico, di quante volte al giorno ci pensi su come potrei fare o se non lasciar perdere l’altro progetto e fare i 2 guestposts che mi mancano. Se non avessi preso un impegno pubblico, manco mi ricorderei di aver depensato di voler fare 3 guest posts entro la fine dell’anno…

  10. Come sapete io condivido su Strategie Vincenti tutto: sia ciò che funziona per me, sia quello che NON funziona.

    Ebbene, ho scritto un solo guest post e non 3 come mi ero ripromesso 🙂
    Non mi metto a cercare scuse. Semplicemente è andato così.

    Ma quindi la tecnica dello Sputtanamento NON ha funzionato ???

    Direi di no: a dicembre ogni giorno ci ho pensato come potessi riuscire a scriverne 2 entro il 31 dicembre, ma delle urgenze e il principio (per me) non negoziabile che comunque questi articoli avrebbero dovuto essere di alto valore per chi li ospita e chi li legge, mi ha fatto desistere.

    Sì, sono sincero, un pò mi brucia il culo, ma pago volentieri il pegno perchè è per una buona causa. Qui la prova del pagamento effettuato.


    Cosa ho imparato da questa esperienza ?
    Che continuo a pormi tanti obiettivi (più di quanti riesca a portare a termine), ma l’importante è riconoscere cosa è più importante in ogni situazione ed avere la flessibilità di saper lasciar andare e rivedere i propri piani (se è la cosa migliora da fare).

    ciao
    Alexander

    • Ciao Manuela,
      “DEVI” oppure VUOI ?

      Quante volte alla settimana, e per quante settimane vuoi andare in palestra (un’obiettivo deve essere SPECIFICO, altrimenti come fai a determinare se l’hai raggiunto oppure no ?)

  11. Ciao! Il mio obbiettivo (che sto già portando avanti da alcuni mesi, con alti e bassi) è di formare un gruppo musicale dove suono e canto la musica che più mi piace. Mi sto specializzando nel canto da più di due mesi e intendo costruire un repertorio musicale sul genere hard rock. Una volta raggiunta un abilità sufficiente e soprattutto avendo personalmente in mano almeno un minimo di repertorio inizierò a cercare altri musicisti disposti ad aderire a questo progetto. Intendo realizzarlo massimo entro il mese di Agosto 2017, ma anche realizzarlo prima credo e spero sia possibile! Ho un amico che probabilmente mi mette in riga se non lo porto avanti o trascuro l’obbiettivo, quindi speriamo di realizzarlo ahah!! Grazie e un saluto 🙂

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