Strategie   Vincenti

Il conto corrente emozionale

conto corrente emozionale

Qualche giorno fa sono stato ad un seminario di Roberto Re su come migliorare le relazioni personali. Il seminario è stato molto interessante e, nonostante conoscessi già diversi argomenti trattati, l’ho trovato molto utile perchè fare gli esercizi che Roberto proponeva, mi ha fatto prendere consapevolezza della mia situazione attuale.

“La metafora del conto corrente emozionale si riferisce alla quantità di fiducia che si è venuta a creare in una relazione, E’ la sensazione di sicurezza che si prova con un altro essere umano”

Citazione tratta dal libro “Le 7 Regole per avere Successo” di Stephen R. Covey

La metafora del conto corrente è molto efficace: il conto corrente che teniamo in banca rappresenta la quantità di soldi che abbiamo versato più il fido, che la banca ripone in noi. Questa fiducia ci permette di avere dei soldi in prestito e noi poi dobbiamo restituirli e la banca ce li concede soltanto se in passato ci siamo – finanziariamente parlando – “comportati bene”.

Cosa succede se improvvisamente usiamo troppo la nostra carta di credito e andiamo in rosso con il nostro conto corrente bancario ?
Il Direttore ci chiama, ci avvisa che siamo andati in rosso e ci comunica che, se non rientiamo immediatamente, ci blocca la carta di credito. Cosa dobbiamo fare per tornare in attivo ?
Dobbiamo versare altri soldi.

Passiamo ora alla relazione tra 2 persone ed ipotizzando che il nostro obiettivo sia una relazione dove entrambe le persone sono indipendenti.
Ogni relazione è fatta da dare ed avere, cioè di momenti in cui uno da affetto, attenzione, energia all’altra persona e momenti in cui li riceve. Le relazioni sane sono quelle in cui questa energia scorre continuamente in entrambi i sensi. Possono esserci dei periodi in cui scorre prevalentemente in un senso, ma affinchè il rapporto non si secchi o una delle due persone non perda la sua indipendenza, è necessario che tale energia scorra in entrambi i sensi. L’energia è la moneta con cui si versa sui conti correnti emozionali, ma vediamo a livello pratico come si può fare un versamento sul conto corrente emozionale di un’altra persona:

1. COMPRENDERE la persona

Questo vuol dire mettersi nella sua posizione e veramente capire il suo punto di vista, ma – ATTENZIONE – non implica per forza condividere l’opinione dell’altra persona.

2. Ascoltare ATTIVAMENTE

Esistono almeno 4 modi di ascoltare:

  • Il NON ascolto. Come ti senti quando racconti qualcosa che ti sta a cuore ad una persona e questa non ti guarda negli occhi, ma comincia a tirare fuori il cellulare e ci smanetta ?
  • L’ascolto CENTRATO su DI SE’. Ti è mai capitato di raccontare ad una persona un disguido che ti è capitato e questa ti interrompe per dirti che ad essa è capitata una cosa molto più grave ? (ne conosco alcuni di questi…)
  • L’ascolto CENTRATO sull’ALTRO. In questa modalità l’ascoltatore mostra interesse verso ciò che stai raccontando e ti pone domande
  • L’ascolto GLOBALE. In questa modalità l’ascoltatore non solo è centrato sull’altro, ma presta attenzione anche a tutti quei segnali corporei e verbali, mediante i quali, colui che sta parlando, lancia segnali sui suoi valori, credenze e stato d’animo.

3. Dimostrare SINCERO Interesse

Questo punto va a completare il punto 2 che riguarda l’ascolto. Per poter ascoltare attivamente devi anche dimostrare interesse per le vicende personali del tuo collaboratore, cliente, partner. Chiedigli dei suoi figli, delle sue vacanze, quando vedi che qualcosa lo affligge chiedigli se puoi fare qualcosa per lui o come sta. Quando ha ultimato un compito o risolto un problema, chiedigli come ha fatto e dimostra apprezzamento per come l’ha fatto.

4. Essere attenti alle PICCOLE cose

Questo è particolarmente importante con le donne. Gli uomini tendono (se mi permetti di fare una generalizzazione) a giudicare un regalo secondo 2 criteri:

– il regalo è utile ?
– quanto è costato ?

Quanto più alta è la risposta a una o entrambe le domande, tanto più figo è il regalo.

Per le donne invece non è così , per loro conta di più il fatto che tu abbia pensato a loro e quindi puoi “cavartela” con piccole cose. (non sempre è così, prima o poi il Trilogy glielo devi comunque prendere 🙂 )
Se vuoi approfondire le differenze che ci sono tra i modi di pensare di donne e uomini e a quali incomprensioni porta e – soprattutto – a come superarli, ti consiglio un bellissimo libro di John Gray intitolato “Gli Uomini vengono da Marte, le Donne da Venere“.

5. Essere DISPONIBILI

Questo è fondamentale: quando un tuo collaboratore, amico, partner ha bisogno di te per parlare, sfogarsi, un aiuto, un parere, del conforto, tu devi esserci e devi essere totalmente presente. Non puoi annuire, ma continuare a guardare lo schermo del tuo PC. Allora piuttosto dì di no, che non hai tempo, altrimenti, invece di fare un versamento sul conto corrente emozionale di questa persona, fai un ulteriore prelievo.

6. CHIARIRE bene le ASPETTATIVE

Non è detto che ciò che io mi aspetto da un mio collaboratore, amico, partner sia ciò che lui pensa sia stato concordato. Questi equivoci sono molto pericolosi, per evitarli è bene chiarirli bene a priori, meglio ancora se vengono messi per iscritto. Ovviamente non sarà necessario metterlo per iscritto che tu e il tuo partner avete deciso di uscire assieme a cena il weekend prossimo, ma invece vi consiglio di fare una descrizione a punti chiave o anche una mappa mentale di quali siano i vostri obiettivi comuni a lungo termine. Lo stesso dicasi per i rapporti di lavoro: scrivi sempre un breve resoconto dopo ogni riunione (che sia interna tra colleghi, o con un cliente esterno) e distribuiscila via email. In questo modo qualora qualcosa non fosse stato chiaro o tu sia stato impreciso, lo si può chiarire subito e non a posteriori (con grave dispendio di energie e danni).

7. FARE ciò che si DICE

Non c’è niente di peggio del promettere o del dire di sì ad un cosa e poi non mantenere la promessa !
Quando prometti una cosa, devi mantenerla ! Altrimenti azzeri ogni volta istantaneamente il tuo conto corrente emozionale con la persona a cui stai  mancando la fiducia che essa ti sta dando.

8. Sapere AMMETTERE quando si SBAGLIA e saper CHIEDERE SCUSA

Commettere un errore non è grave, ma è come ti comporti dopo l’errore che fa assolutamente la differenza.
In alcuni casi (come per esempio con un cliente) saper ammettere un proprio errore e accollarsi le conseguenze per ovviarvi, può addirittura darti l’occasione di guadagnare una fiducia del cliente in te maggiore di quanto ne avevi prima di commettere l’errore. Con questo non ti consiglio di sbagliare di proposito, ma ti assicuro che come ti comporti immediatamente dopo esserti reso conto dell’errore, fa la differenza e ti sorprenderai a renderti conto di quanto spesso un cliente arrabbiatissimo rimanga improvvisamente disarmato quando pronunci con somma calma e sincero dispiacere le parole: “E’ vero ho sbagliato, è colpa mia. Chiedo scusa.”
Prova e sappimi dire.

Bene fin qui la teoria, le chiacchiere. Ora devi passare all’azione e stampare l’estratto conto del tuo personale conto corrente emozionale. Prendi un foglio (oppure stampa il modulo per l’estratto del conto corrente emozionale che ho preparato per te)

e nella prima colonna elenca le persone:

  1. che ti sono più care, cioè quelle che sono per te più importanti emozionalmente (amici, partner, genitori…)
  2. che sono più importanti per te per quello che fai (per esempio collaboratori, clienti)
  3. con cui passi più tempo

In una seconda colonna, a fianco di ogni persona metti un segno più, uguale oppure meno a seconda se tu nei confronti di questa persona hai credito di fiducia, sei a zero di fiducia o sei in debito di fiducia.
Devi farlo ora immediatamente questo esercizio, il tempo necessario per ultimare l’esercizio è soltanto di 3 – 5 minuti. E’ davvero poco, non hai scuse per non farlo ed io ti aspetto qua finchè non avrai finito.
Bene. L’hai fatto ?
Non barare se non l’hai fatto, fallo subito, prima che ti sveli cosa ho scoperto io facendo questo esercizio.

Per me, fare questo esercizio è stato come ricevere uno schiaffo in faccia, uno di quelli che in un secondo ti sveglia e ti fa prendere coscienza di una situazione: dai nomi scritti e dal numero di persone che ho elencato è risultato evidente che ho pochissimi amici offline (e questo lo sapevo già e ho già da qualche mese iniziato ad ovviare), ma ciò che è stato per me duro notare e ammettere, è il fatto che sono pesantemente in rosso con alcune persone per me affettivamente importanti. Anche nell’ambito lavorativo si è evidenziata una situazione potenzialmente molto pericolosa per me: sono in attivo con il mio braccio destro, ma in generale in debito con tutta la squadra di cui sono responsabile e che devo gestire.

E l’estratto conto del TUO conto corrente emozionale cosa ha evidenziato ?

Ora che hai preso coscienza della tua situazione è il momento di decidere immediatamente cosa intendi fare per riportare in attivo il tuo conto nei confronti delle persone con cui hai perso fiducia: nella terza colonna a fianco dei nomi di ogni persona e al simbolo raffigurante la situazione di attività o passività del tuo conto scrivi almeno 3 modi creativi in cui intendi riportare in attivo il tuo conto corrente emozionale. Con “creativo” intendo che devi sforzarti un pò, che, come ho detto sopra, bastano anche le piccole cose, però devono essere importanti e avere significato per la persona per cui le fai (non per te) e devi metterci un pò di passione, altrimenti non avranno la caratteristiche di essere sincere. Dopo tutto stiamo parlando del conto corrente emozionale, giusto ?
Allora devi metterci dentro un pò delle tu emozioni e delle tue energie.
Non sgarrare proprio ora: finisci l’esercizio ora, ci vogliono solo pochi minuti.

Condividi nei commenti i tuoi risultati e le tue impressioni.

14 Commenti

  1. Ultimamente mi sto concentrando particolarmente sul punto 7.

    Il mio mantra è diventato:

    “Under-promise and Over-deliver” – “Prometti poco e realizza molto”.

    Avere a mente questa piccola lezione è estremamente utile anche nel mondo del lavoro.

  2. @Andrea

    “Under-promise and Over-deliver” – “Prometti poco e realizza molto”.

    Molto saggio, cerco di farlo anch’io (anche perchè vogliono quotidianamente farmi promettere che riconsegnerò un macchinario riparato in tempi impossibili) inoltre NON do risposte quando non ho sufficienti elementi per valutare la situazione (al contrario di molte persone, soprattutto commerciali, che rispondono sempre di sì a prescindere)

  3. Siamo in pochi a saper ascoltare senza interrompere. Anch’io ho fatto parte di questo gruppo purtroppo, il problema è che neppure te ne accorgi. Ne ho preso coscienza dopo alcune letture importanti.

    Devo ammettere che sono in rosso con una persona del gruppo che seguo, ho provato in passato a darle ascolto e fiducia, ma ha sempre cercato di pugnalarmi alle spalle e continua a farlo!

    Ciao Alexander

  4. @Pasquale

    Siamo in pochi a saper ascoltare senza interrompere.

    Purtroppo io lo faccio tuttora: l’impulso di dire subito la mia, perchè ho paura di dimenticare ciò che voglio dire è tuttora forte in me.

    ma ha sempre cercato di pugnalarmi alle spalle e continua a farlo!

    Sei riuscito a capire il perchè lo fa ?

  5. @Andrea e Pasquale

    Avete fatto l’esercizio di stampare l’estratto conto del vostro conto corrente emozionale ?
    Cosa ne è scaturito ?

  6. Se dopo la compilazione del conto corrente emozionale, risultassero veramente poche le persone su cui contare e molti i conoscenti superficiali di cui non si ha né crediti né debiti, va bene ugualmente?
    Qual è lo scopo della compilazione? quanti amici si ha?

    Grazie. Ciao. Barbara

  7. Ciao Barbara,
    lo scopo è prendere consapevolezza primariamente del fatto di quanto stiamo curando la relazione con le persone che per noi contano.

    Il rendersi conto di quanti veri amici si ha è una informazione utile, ma a mio avviso secondaria.

    Un abbraccio
    alexander

  8. ciao alexander,
    ho fatto l’estratto del mio conto corrente emozionale e il risultato è che le persone che contano per me sono abbastanza, ma non so quanto io posso contare per loro. io dò tanto e ricevo quasi nulla ho notato dalle persone che conosco da anni, mentre dalle persone conosciute poco ricevo abbastanza.
    mi sono resa conto che di veri amici in realtà ne ho pochissimi ma proprio si contano sulle dita di una mano.
    cercherò di migliorare i rapporti con le persone a cui tengo di più, anche se non sono una persona che ascolta bene gli altri e interrompo. dovrei migliorare questo mio aspetto.

  9. grazie alexander, ho letto il principio ma potresti spiegarmi meglio. devo in pratica tagliare le amicizie che non mi danno molto e focalizzarmi su chi mi da tanto?

  10. @Minnie82

    devo in pratica tagliare le amicizie che non mi danno molto e focalizzarmi su chi mi da tanto?

    Dedica il TUO tempo a chi TU SCEGLI (tu di spontanea volontà, per i motivi che decidi tu) di volerlo dedicare.

  11. ciao Ale Scusa per ieri sera ,non ho guardato le mail.
    Riguardo il conto corrente emozionale,non lo trovo originale. Pesare i rapporti tra le persone credo che sia una cosa che non ha senso.
    Condividere il piacere di crescere assieme, penso sia un credito per tutti,
    chi dona e chi riceve.
    Purtroppo anche a me capita di non provare la gioia di donare qualcosai
    senza prettendere niente in cambio.
    Ringrazio le molte persone che mi hanno donato il loro sapere e amore gratis. Grazie ale

    • Ciao Liviano,

      Riguardo il conto corrente emozionale,non lo trovo originale. Pesare i rapporti tra le persone credo che sia una cosa che non ha senso.

      Non ho capito se volevi dire che non sei d’accordo con il pesare i rapporti (nel qual caso tirispondo che serve come verifica per prendere consapevolezza se semplicemente continuiamo a pretendere dagli altri, piuttosto che avere un equilibrio anche nel dare) oppure se volevi dire che non è un’idea nuova (nel qual caso ti confermo che è anche nel libro di Covey citato nell’articolo).
      Infine, stai tranquillo puoi rispondere alle mails, se e quando vuoi.
      Ciao
      Alexander

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