Strategie   Vincenti

Come vincere la paura del fallimento e del giudizio

Una domanda che mi viene posta di frequente è come superare la paura del fallimento quando ti impegni in qualcosa che è importante per te, come per esempio un obiettivo personale, una relazione sentimentale o un progetto d’impresa ?

Come gestire la paura ?

Come decidere cosa fare e come impiegare risorse, quali tempo, soldi ed energie, se non sai come andrà a finire ?

paura
Beh, ti assicuro che queste domande, questi dubbi e queste paure ce le ha chiunque affronti qualcosa di nuovo (anche le persone che hanno molto successo), specialmente se è qualcosa che significa molto per questa persona.

Ma allora come fanno le persone di successo ad agire nonostante la paura ?

Paura del fallimento

Devi sapere che tendiamo a raccontarci storie riguardo agli scenari che ci paralizzano, perchè questa è la strategia che il nostro cervello adotta per proteggerci. Noi tendiamo a credere alle storie negative, questo fenomeno viene chiamato polarizzazione negativa, in pratica ci piace focalizzarci su ciò che può andare male. Bada bene, chiedere cosa può andare storto è una domanda legittima da porsi, ma bisogna riuscire anche a guardare oltre e  riuscire a porci domande differenti e raccontarci storie potenzianti, perchè come parli a te stesso ha un potere enorme su dite. La tecnica che andremo ad applicare si chima reframing. Il “frame” in inglese è la cornice di un quadro e o di una foto, quindi il reframing corrisponde a re-incorniciare un evento dandogli un significato diverso.

Noi non possiamo modificare le circostanze, ma, cambiando le storie che ci raccontiamo, possiamo cambiare come percepiamo le circostanze. Così facendo ci spostiamo da uno stato di paralisi e paura verso uno stato più potenziante, che ci permette di agire.

Quando ci capita una disgrazia o qualche grossa difficoltà: abbiamo la tendenza di inquadrarla come qualcosa di negativo e ci poniamo domande del tipo “Perchè proprio a me ?”.

Esempi dalla mia esperienza passata sono il divorzio tra i miei genitori o una parentesi lavorativa di 2 anni in cui ho coperto un ruolo che proprio non mi piaceva e questo mi ha creato delle situazioni di stress enormi.

In realtà da entrambe le situazioni ho ottenuto cose preziose:

  1. dall’esperienza di figlio di genitori divorziati ho capito cosa voglio per mia figlia;
  2. da quell’esperienza lavorativa ho imparato un approccio lavorativo per me nuovo e ho ottenuto l’informazione importantissima che la direzione che avevo preso NON faceva per me e che quindi era inutile continuare a massacrarmi, motivo per cui in seguito ho deciso di cambiare direzione.

Il reincorniciamento quindi è che quando soffriamo e siamo in difficoltà, abbiamo comunque una lezione da imparare e molto spesso anche un’opportunità da cogliere, di cui, se non avessimo fatto l’esperienza negativa, non ci saremmo mai accorti, oppure non l’avremo mai colta per paura di uscire dalla nostra zona di comfort.

La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. – Albert Einstein

Anche se non è corretta la storia che in cinese la parola “crisi” ed “opportunità” si scrivano allo stesso modo, rimane vero il concetto che ogni crisi contiene in sè un’opportunità.
Quindi la domanda da porti per far scattare il reframing della paura del fallimento è: Come posso trovare l’opportunità contenuta in questa crisi ?

Paura del giudizio

Un’altra paura che blocca molte persone è la paura del giudizio, sotto questa paura in realtà si cela la paura della perdita di diverse cose: perdita di soldi, proprietà, titoli, reputazione e anche della cosa più importante, la perdita dell’amore che gli altri provano per noi.

Quando sei bloccato dalla paura del giudizio il film che viene proiettato nella tua testa è del tipo: se sbaglio, vengo giudicato, quindi rifiutato e buttato fuori di casa/dall’azienda/dal giro dei miei amici e familiari. E’ la fine della mia vita: niente più lavoro, niente più relazioni. Solo e abbandonato, costretto a vivere su un’isola sperduta.

Suona familiare ? 😉

A parte il fatto che vorrei sapere quante persone conosci di persona (non le solite leggende metropolitane) a cui sia capitato un destino del genere, il reincorniciamento da effettuare in questo caso è che se vuoi crescere, devi agire e quando fai, capita anche di commettere degli errori. Riconoscere tali errori ti da l’opportunità di fare le cose giuste alla prossima iterazione. Alla fine tramite una o più iterazioni riuscirai ad ottenere il tuo obiettivo, ma se non ci provi nemmeno (per paura di essere giudicato in caso di errore) hai un risultato sicuro: NON raggiungerai il tuo obiettivo.

Che spreco di potenziale !

E pensare che così tante persone (e soprattutto le donne) ammirano le persone che prendono decisioni, passano all’azione, sbagliano, si rialzano, correggono il tiro e vanno avanti fino a quando non raggiungono l’obiettivo.

“Sì, ma ci sono anche quelli che appena sbagli, puntano il dito e etc”

E’ vero, delle persone negative ci saranno sempre e parleranno male di te, ma conta soltanto ciò che pensi TU, le persone negative sono come i muri: servono per capire quanto ci tieni.

Per far scattare il reincorniciamento devi raccontarti una storia nuova: se commetterai degli errori avrai l’opportunità di raccogliere preziose informazioni su come costruire qualcosa di ancora migliore e significante.

Quindi la domanda da porti per far scattare il reframing della paura del giudizio è: Quali preziose informazioni per costruire qualcosa di ancora migliore, più grande e significativo mi perdo se non passo all’azione ?

Ricapitolando:

  1. Pensare alle conseguenze negative è naturale ed è utile per valutare i rischi e pianificare un “piano B”
  2. Pensa a cosa NON ottieni non passando all’azione: spesso perdi molto di più (cosa ti costa vivere una vita piena di frustrazioni perchè hai paura di passare all’azione ?)
  3. Poniti domande potenzianti

Infine ricorda:

Un giorno la paura bussò alla porta. Il coraggio andò ad aprire e non c’era più nessuno. – J.W. Goethe

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