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Esperimento linguistico

Sicuramente hai notato che il mio ultimo post l’ho scritto in inglese e magari ti sei chiesto se hai sbagliato blog oppure se mi sono bevuto il cervello. Spero che la risposta sia negativa ad entrambi gli interrogativi 😉

Il motivo per cui ho scritto un’articolo in inglese è che il bacino d’utenza di lingua italiana mi sta un pò stretto. L’utilizzo di internet in Italia è a mio avviso ad un livello ancora molto basso, basti analizzare alcuni servizi come per esempio il numero di voci contenute nella versione italiana di Wikipedia e confrontarla con quello di altri paesi. Si noterà che l’Italia è soltanto al settimo posto con 262.000 voci, distanziato perfino dalla Polonia che si trova al quarto posto con 351.000 voci. Un altro esempio è Ebay, prova a fare una qualsiasi ricerca (per esempio “ipod”) su Ebay.it e per esempio su Ebay.de e confrontare la quantità di aste disponibili. Si noti che in Germania ci sono 3 categorie separate (Player MP3 1128 voci, Accessori ipod 6728 voci e Accessori ipod – casse 346 voci), mentre nella versione italiana c’è un’unica categoria (Lettori MP3, MP4 e accessori soltanto 3544 voci).
La stessa analisi si può fare con l’utilizzo del commercio elettronico, di cui adesso non ho però dei dati sotto mano da proporre, ma la musica è la stessa.

Ma non è soltanto l’utilizzo di internet in Italia che è carente, lo è anche l’offerta, specialmente per quanto riguarda le tematiche di crescita personale. Basti confrontare per esempio il numero di pagine che Google restituisce con la ricerca crescita personale (2.110.000 pagine) con personal development (665.000.000 pagine). La differenza è un fattore 300 ! Un’altro esempio è la chiave di ricerca Getting Things Done, che restituisce come risultato 85.300 pagine italiane e ben 61.800.000 pagine inglesi. Trattasi di un fattore 727 !!!

Questi risultati statistici sono confermati anche dalla mia esperienza personale, oltre il 95% di blogs e libri di crescita personale che io leggo sono in lingua inglese. Alcuni termini sono talmente abituato a leggerli in inglese, che ormai mi viene addirittura spontaneo usarli in inglese, come per esempio: purpose, empowering, next action, feedback

Non so se darò un seguito ad altri articoli in inglese, magari se la cosa prende piede inizierò in parallelo un’altro blog in l

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